Il termine "volgarizzamento" designa nel Medioevo realtà testuali eterogenee: è sinonimo di "traduzione", ma anche di "rimaneggiamento" o "rifacimento". Volgarizzare significa non solo rendere accessibile un testo in una lingua diversa, ma assimilarlo in un diverso sistema culturale e letterario. Oggetto di questo studio, in cui accanto a strumenti filologici tradizionali ci si avvale di categorie analitiche elaborate nell'ambito della Linguistica del testo, sono le modalità con cui quattro volgarizzatori trecenteschi della Consolatio Philosophiae di Boezio (Alberto della Piagentina, Giovanni da Foligno, Grazia di Meo, e l'autore della versione del ms. 212 della Biblioteca civica di Verona) hanno attuato quest'assimilazione, per raggiungere più efficacemente i propri intenti comunicativi e i propri destinatari.