Gli itinerari che conducono ai santuari della nostra terra, sulle tracce die pellegrini e al di là del tempo e dello spazio, aprono la nostra mente e il nostro cuore alla devozione, alla fede, alla speranza e alle aspettative dei nostri avi. I fedeli percorrono ancora questi sentieri, condividendo la strada con chi cammina per conoscere, capire e sognare. Questi luoghi sacri – che erano tali già in età preistorica, come evidenziano le continue sovrapposizioni culturali – permettono di entrare in contatto con l’aspetto mistico, la religiosità popolare, le leggende e le agiografie dei santi, ma anche con una natura in armonia con l’uomo. Sono passeggiate e camminate dello stupore, inteso come la capacità di sorprendersi e di meravigliarsi ancora riscoprendo la nostra dimensione spirituale attraverso l’ambiente naturale e storico.