Negli studi sull’imperialismo romano forte è la tendenza ad adottare interpretazioni sistematiche o idealmente onnicomprensive. L'attenzione alla dimensione personale, alle costellazioni politiche e alle singole vicende finisce spesso con il giocare un ruolo secondario. Questo lavoro colloca invece al centro dell'interpretazione storica gli attori, qui specialmente i membri dell’aristocrazia senatoria, e l'analisi del particolare. L'indagine muove dai profili della concorrenzialità e dell'atomizzazione politica, delle 'Prominenzrollen' aristocratiche, delle esperienze e delle tradizioni delle famiglie senatorie, evidenziando il loro peso nelle dinamiche imperialistiche di secondo secolo. Acquista così importanza e significato lo studio di come le singole personalità e famiglie dell'aristocrazia si fossero confrontate con la nuova dimensione mediterranea dell'egemonia romana e con gli attori politici stranieri per alimentare la propria posizione politica, i propri interessi e le proprie ambizioni. L'imperialismo di secondo secolo viene qui colto come prodotto di un insieme di eventi e occasioni, interessi e spinte contrapposte, da apprezzare nella loro specificità.