Le “storie di libri” qui raccolte in memoria di Alessandro Daneloni approfondiscono aspetti inediti di singole tradizioni testuali latine e neolatine e vicende finora poco indagate di libri manoscritti e a stampa. L’approccio filologico dei contributi, mai slegato dalle sue ricadute sul piano storico-culturale, mira a mettere in luce la centralità del libro come manufatto e ‘medium’ culturale dall’Antichità all’Umanesimo. Con saggi su Valerio Catullo, Aulo Gellio, Francesco Petrarca, Giovanni Dondi dall’Orologio, Bartolomeo Sachella, Lorenzo Lippi, Angelo Poliziano, Pier Vettori, Tilman Rasche, Conrad Celtis e Nostradamus.