Questo libro riguarda la memoria delle Guerre persiane ad Atene, in rapporto con lo scenario panellenico, dall'immediato dopo Maratona fino alla cosiddetta 'prima Guerra del Peloponneso' (461–446). Esso analizza tutte le forme di memoria pre-storiografiche (poesia, iscrizioni, monumenti, topografia, teatro, riti, culti, festival, discorso pubblico) attraverso le quali le Guerre persiane vennero ricordate e rappresentate prima che Erodoto le raccontasse in forma storiografica.
Andando a riempire una lacuna nella ricerca attuale, il libro prende le mosse dalla consapevolezza per cui le Guerre persiane così come sono raccontate nelle Storie di Erodoto non corrispondono esattamente alla storia fattuale, ma sono invece l'esito di un processo multiforme e stratificato di memorializzazione, che decennio dopo decennio ha riplasmato gli eventi alla luce delle esigenze presenti. Combinando un approccio filologico alla documentazione letteraria, epigrafica e archeologica con un panorama teorico e metodologico influenzato dall'antropologia culturale e dagli studi sulla memoria, esso ricostruisce le immagini e i significati associati a ciascuno strato di tale processo, offrendo così una sorta di 'stratigrafia della memoria' delle Guerre persiane prima di Erodoto.