Die große Anzahl an Publikationen über den Reggio Emilia Approach täuscht nicht darüber hinweg, dass eine Erforschung des Beitrags der Frauen bislang noch fehlt (vgl. Göhlich 2008, 1988; Malaguzzi 1992; Lingenauber 2017). Das „Album Reggio Emilia“ stellt die ersten Ergebnisse eines Forschungsprojektes zur Rekonstruktion der Geschichte der Frauen des Reggio Emilia Approachs (1945–1973) zusammen. Es geht darum, den letzten lebenden Zeitzeuginnen eine Stimme zu verleihen und sie damit als Subjekte historischer Prozesse mit ihren individuellen Erfahrungen im zeithistorischen Kontext sichtbar zu machen. Die Erzählungen von Ione Bartoli, Eletta Bertani, Giacomina Castagnetti, Loretta Giaroni, Lidia Greci, Marta Lusuardi und Carla Maria Nironi legen Zeugnis ab für Ereignisse, die in Erinnerung bleiben sollen (vgl. Bartoli 2013; Giaroni 2002; Greci 1965; Nironi 2005; Pellegrino et al. 2004). Sie zeigen, welchen Einfluss Partisaninnen, Bürgerinnen, Dezernentinnen, Politikerinnen und Stadträtinnen von der Resistenza (1943–1945) über die Frauenbewegung bis in die Gegenwart hinein auf die Entstehung einer neuen Pädagogik (Reggio-Pädagogik) in Reggio Emilia haben. Die Erzählungen der Frauen stehen somit im Kontext der kollektiven Geschichte „zivilen Widerstands“, der mit einem konventionellen Geschichtsverständnis nicht zu fassen ist. Das Forschungsprojekt (2014–2017) wurde in Zusammenarbeit mit dem „Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Reggio Emilia” (Istoreco) realisiert. Erstmals konnten auf diese Weise historische Quellen des Istoreco (u. a. Archiv der „Unione Donne Italiane“; UDI) im Kontext des Reggio Emilia Approachs erforscht werden. Die Forschungsarbeit umfasst ebenfalls eine Diskursanalyse der Publikationen der „Gruppi di Difesa della Donna e per l’Assistenza ai Combattenti della Libertà“ (GDD) (vgl. Amministrazione Provinciale Reggio Emilia 1965).

Il grande numero di pubblicazioni sul Reggio Emilia Approach non nasconde il fatto che ancora manca una ricerca sul contributo delle donne (cfr. Göhlich 2008, 1988; Malaguzzi 1992; Lingenauber 2017). L’“Album Reggio Emilia” raccoglie i primi risultati del mio progetto di ricerca per la ricostruzione della storia delle donne del Reggio Emilia Approach (1945–1973). È mia intenzione dare una voce agli ultimi testimoni femminili della storia che sono ancora in vita e renderle visibili con le loro esperienze individuali come soggetti di processi storici nel contesto dell’epoca. Le narrazioni di Ione Bartoli, Eletta Bertani, Giacomina Castagnetti, Loretta Giaroni, Lidia Greci, Marta Lusuardi e Carla Maria Nironi testimoniano gli eventi da ricordare (cfr. Bartoli 2013; Giaroni 2002; Greci 1965; Nironi 2005; Pellegrino et al. 2004). Dimostrano quanto partigiane, cittadine, assessori, esponenti politiche e consiglieri comunali influenzino la nascita di una nuova forma di pedagogia (Reggio Emilia Approach) a Reggio Emilia dalla Resistenza (1943–1945) attraverso il movimento femminile fino ai giorni nostri. Le narrazioni delle donne si trovano quindi nel contesto della storia collettiva della “resistenza civile” che non si può recepire con una comprensione convenzionale della storia. Il progetto di ricerca (2014–2017) viene realizzato in collaborazione con l’Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Reggio Emilia (Istoreco). Per la prima volta è stato così possibile studiare le fonti storiche dell’Istoreco (tra l’altro l’archivio dell’Unione Donne Italiane; UDI) nel contesto del Reggio Emilia Approach. Il lavoro di ricerca comprende anche un’analisi di discorso delle pubblicazioni dei “Gruppi di Difesa della Donna e per l’Assistenza ai Combattenti della Libertà” (GDD) (cfr. Amministrazione Provinciale Reggio Emilia 1965).

The large number of publications about the Reggio Emilia Approach does not obscure the fact that research on the contribution of women is still missing (cf. Göhlich 2008; 1988; Malaguzzi 1992; Lingenauber 2017). The “Album Reggio Emilia” assembles the first results of my research project in order to reconstruct the history of the women of the Reggio Emilia Approach
(1943–1973). I am interested in giving a voice to the last contemporary female witnesses still alive and in making them, with their individual experiences as subjects of historical processes, visible within the context of the time. The narrations of Ione Bartoli, Eletta Bertani, Giacomina Castagnetti, Loretta Giaroni, Lidia Greci, Marta Lusuardi and Carla Maria Nironi bear witness to events that should be remembered (cf. Bartoli 2013; Giaroni 2002; Greci 1965; Nironi 2005; Pellegrino et al. 2004). They show how female partisans, citizens, councillors, politicians and municipal councillors influence the development of a new form of education (Reggio Emilia Approach) in Reggio Emilia from the Resistenza (1943–1945), to the women’s movement and up until today. The women’s narrations are, therefore, considered within the context of the collective history of “civil resistance” that cannot be captured with the conventional understanding of history. The research project (2014–2017) is realised in collaboration with the “Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Reggio Emilia” (Istoreco).
As a result, it was possible for the first time to research historical sources of the Istoreco (inter alia the archive of the “Unione Donne Italiane”; UDI) in the context of the Reggio Emilia Approach. The research work also includes a discourse analysis of the publications of the “Gruppi di Difesa della Donna e per l’Assistenza ai Combattenti della Libertà” (GDD) (cf. Amministrazione Provinciale Reggio Emilia 1965).